Calendario d'Avvento - 13 dicembre
A Natale le case e le città brillano di luci, le piazze, le strade e gli alberi, tutto è illuminato e addobbato a festa.
Non dimentichiamo però di alzare gli occhi al cielo perché quest’anno l’attesa del Natale sarà davvero speciale. Il cielo di dicembre si accende ed è carico di sorprese, come se volesse celebrare la festa con noi. Sarà infatti possibile osservare due sciami di stelle cadenti e tre comete.
Il 13 e il 14 dicembre sono le giornate più favorevoli per ammirare le Geminidi, le stelle cadenti più attive per quantità e brillantezza, che illumineranno le notti più lunghe dell’anno e che sembreranno irradiarsi dalla costellazione dei Gemelli.
L’appuntamento con il secondo sciame meteorico di dicembre è invece previsto per il 21 e il 22 con le Ursidi, il loro radiante sarà nei pressi della Stella Polare.
Nel cielo d’Avvento compariranno anche tre comete. La più brillante è la C/2013 US10 Catalina, che nel corso del mese si sposterà dalla costellazione della Vergine al Bovaro e che sarà visibile anche con piccoli binocoli. Nella volta celeste sarà presente anche S2 PANSTARRS, visibile con piccoli telescopi a qualsiasi ora della notte nei pressi della costellazione del Dragone. Ancora più flebile, ma visibile anche con strumenti amatoriali, C/2013 X1 PANSTARRS, posizionata vicino ad Andromeda. Se attualmente è poco luminosa, nei prossimi mesi dovrebbe divenire gradualmente più evidente, fino ad essere visibile a occhio nudo nella prossima estate.
Occhi puntati al cielo quindi, e se le notti di dicembre saranno libere da nebbia e nuvole, potremmo ricordare i Magi, che nel loro lungo viaggio, osservano la volta celeste per scoprire il cammino che li avrebbe condotti a Betlemme, senza perdersi d’animo, anche quando non riescono più a scorgere l’astro celeste che li guida. Quando osservando il cielo la stella si nega e la loro conoscenza non da alcuna risposta, un semplice gesto svela loro il mistero.
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LA STELLA
Edmond Rostand
Perdettero la stella una sera; come è possibile perdere
La stella? Per averla troppo a lungo fissata.
I due re bianchi, ch’eran due sapienti di Caldea,
tracciarono al suolo dei cerchi, col bastone.
Si misero a calcolare, si grattarono il mento.
Ma la stella era svanita come svanisce un’idea,
e quegli uomini, la cui anima aveva sete d’essere guidata,
piansero innalzando le tende di cotone.
Ma il povero re nero, disprezzato dagli altri,
si disse: ” Pensiamo alla sete che non è la nostra.
Bisogna dar da bere, lo stesso, agli animali”.
E mentre sosteneva il suo secchio per l’ansa,
nello specchio di cielo in cui bevevano i cammelli
egli vide la stella d’oro che danzava in silenzio.
L’ÉTOILE
Edmond Rostand
Ils perdirent l’Etoile, un soir; pourquoi perd-on
L’Etoile ? Pour l’avoir parfois trop regardée.
Les deux rois blancs étant des savants de Chaldée,
Tracèrent sur le sol des cercles au bâton.
Ils firent des calculs, grattèrent leur menton.
Mais l’étoile avait fui, comme fuit une idée.
Et ces hommes dont l’âme eut soif d’être guidée
Pleurèrent, en dressant des tentes de coton.
Mais le pauvre Roi noir, méprisé des deux autres
Se dit : ” Pensons aux soifs qui ne sont pas les nôtres,
Il faut donner quand même à boire aux animaux. “
Et, tandis qu’il tenait son seau par son anse,
Dans l’humble rond de ciel où buvaient les chameaux
Il vit l’Etoile d’or, qui dansait en silence.