Fata dei Giochi si era seduta su una grande poltrona rossa. Di fronte alla poltrona c’era un tavolino di legno con sopra una sfera di cristallo. All’interno della sfera c’erano un albero argentato che celava un Carillon magico. Fata dei Giochi raccoglieva un giocattolo dalla cesta, lo sistemava di fronte alla sfera e aspettava che il Carillon suonasse. Faceva molta attenzione alle note che sentiva, poi diceva qualche parola e passava al gioco successivo.
Finalmente venne il turno di Cane di Pezza. La Fata, dopo aver ascoltato le note del Carillon disse:
– Molto interessante… – afferrò la sfera magica, caricò la molla e, mentre il Carillon suonava, disse al peluche:
– Ti stanno cercando, piccolo amico. Ho inviato il tuo messaggio, ora non resta che attendere.
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Cane di Pezza era ipnotizzato dalla musica. Nel globo di cristallo tante minuscole stelle argentate scendevano creando dei bagliori che illuminavano le foglie dell’albero. Doveva essere una sfera davvero magica tanto era bella. Ora devo raccontarti anche di quello che avvenne a pochi isolati dalla Tana dei Giochi.
C’era una ragazza con il tatuaggio di una rosa sulla mano che stava lavorando al computer. Anche lei, come Signora del Negozio, gestiva un negozio di roba usata e, mentre stava ultimando la preparazione di ordini che le erano arrivati online, le era stato recapitato un messaggio curioso. Il messaggio era postato sulla bacheca di un social e diceva che nella città vicina qualcuno stava cercando un gioco smarrito. Si trattava di un pupazzo a forma di cane. Di solito si leggevano annunci di cani o gatti smarriti, non le era mai capitato di leggere l’annuncio di un giocattolo. Doveva trattarsi di un gioco davvero speciale, ci avevano messo addirittura la foto! E, proprio mentre stava pensando che di pupazzi a forma di cane nel suo negozio non c’era neanche l’ombra, il suono del Carillon che aveva sul bancone la fece trasalire.
Era un Carillon di legno che le avevano portato due anni prima. Era talmente bello che aveva deciso di tenerlo, senza metterlo in vendita. Aveva la forma di un castello davanti al quale c’era un piccolo recinto con un Re e una Regina. Le due piccole figure avevano la base tonda e quando il Carillon suonava ruotavano su sé stesse descrivendo un cerchio. Insomma, ballavano!
Chi mai aveva caricato il Carillon, si chiedeva Ragazza col Tatuaggio: il negozio era deserto. C’era solo lei. Fu allora che le venne un pensiero…
Decise di andare alla Tana dei Giochi, non sapeva bene il perché, ma aveva voglia di andarci. Ogni tanto le capitava di andare lì a cercare dei giocattoli da mettere in vendita, erano sempre molto belli e tenuti bene e poi c’era quella vecchina così gentile. A lei piaceva molto, ecco. Chiuse il negozio e si incamminò verso la Tana dei Giochi.