Sui sistemi anti abbandono per auto c’è ancora tanta confusione. È stato firmato il decreto attuativo sui dispositivi che dovrebbero aiutare i genitori a non dimenticare i bimbi in auto. La norma, però, non è ancora entrata in vigore e non si sa quando scatterà l’obbligo di legge. Ad oggi, infatti, non è possibile dare indicazioni precise su quale dispositivo sia corretto acquistare secondo le disposizioni di legge.
Il decreto attuativo ha visto la luce a gennaio 2019, il testo è stato quindi inviato per eventuali aggiustamenti all’ufficio Tris (il sistema di informazione sulle regolamentazioni tecniche della Commissione Europea) che a luglio 2019 ha dato un parere negativo: il decreto presentava punti poco chiari che andavano modificati.
Inoltre, la Commissione ha osservato che, sebbene il decreto abbia lo scopo di proteggere la salute e la vita dei bambini, non sono state fornite dalle Autorità italiane prove della proporzionalità della misura adottata, inclusa la valutazione d’impatto. In sostanza la misura non è proporzionata al rischio.
A che punto siamo oggi
Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha deciso di modificare il decreto attuativo accogliendo le precisazioni del Tris. Questo anche per evitare un procedimento di infrazione da parte della Commissione europea. Il testo modificato è stato poi sottoposto al parere del Consiglio di Stato il quale a settembre 2019 ha dato il suo parere favorevole al decreto, anche se ha precisato diversi aspetti.
Il decreto è tornato in mano alla Ministra dei Trasporti, che lo ha firmato senza dare risposta alle osservazioni del Consiglio di Stato. Quindi il testo è stato firmato, ma non è ancora entrato in vigore. Per questo occorre aspettare la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale nei prossimi giorni: solo così sapremo quando scatterà veramente l’obbligo.
Di sicuro, quando i dispositivi saranno obbligatori, chi ne risulterà sprovvisto rischia una sanzione amministrativa da 83 a 333 euro di cui risponderà il conducente o chi è tenuto alla sorveglianza del minore. Quando il conducente incorre in un periodo di due anni, in una delle violazioni riguardanti i sistemi di ritenuta per almeno due volte, all’ultima infrazione segue anche la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi.
Non serve ora correre a comprare un seggiolino nuovo
Se la Ministra dei Trasporti nel firmare il decreto non ha tenuto in considerazione le modifiche segnalate dal Consiglio di Stato, il testo presenta molti elementi di incertezza. Ad oggi, quindi, non è possibile dare indicazioni precise su quale dispositivo sia corretto acquistare secondo le disposizioni di legge e dunque qualsiasi consiglio in tal senso sarebbe prematuro.
Ad oggi non possiamo considerare a norma nessuno dei prodotti attualmente sul mercato: si tratta certamente di sistemi potenzialmente utili, ma non sappiamo se siano in regola con i requisiti del legislatore. Prima di acquistarlo è necessario che vengano chiariti tutti i dubbi.
Come sono i sistemi al momento in commercio e quali sono i migliori?
Per tutti i genitori che hanno già uno o più seggiolini meglio pensare ai prodotti indipendenti che possono spostare facilmente da un seggiolino all’altro. Sicuramente preferibili i prodotti collegati all’auto (che non richiedano necessariamente l’utilizzo dello smartphone) e che diano l’allarme prima che il genitore scenda dal veicolo. Per chi deve comprare un seggiolino nuovo, sarà importante valutare bene l’offerta dei sistemi integrati e aspettare che il decreto sia pubblicato per essere certi che i sistemi ad oggi adottati dai produttori siano a norma di legge. Inoltre, secondo la bozza non ufficiale che sta circolando in questi giorni, il decreto fiscale collegato alla Finanziaria prevede anche degli incentivi per l’acquisto dei dispositivi anti abbandono, potrebbe essere riconosciuto un contributo di 30 euro per ciascun dispositivo acquistato.
Non ci resta che aspettare l’entrata in vigore della norma per capire esattamente quale dispositivo adottare per la sicurezza dei nostri bambini, considerando anche il tipo di veicolo in cui dovrà essere utilizzato (ad esempio le automobili start & stop funzionano diversamente rispetto alle altre).
fonte: Altroconsumo