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A mille ce n’è – capitolo 20
Si accomodarono tutti intorno a Fata Madrina e nonostante la seduta delle sedie non fosse perfetta era immensamente più comoda del divano-scivolo.
Regina Leah riuscì a rilassarsi e Fata Madrina riprese a parlare.
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– Ricordo ogni parola, il messaggio diceva: Fata Madrina è con noi, è molto accusata. Mandate 6 inviti per il ballo. Inviarli alla corte e se mente qui l’appello va storto.
Fata Madrina si mise a ridere di gusto.
– Avrei dovuto rileggerlo, è colpa mia. Pensi Maestà che gli avevo detto:
Scrivi al castello e dì loro che sono qui con voi, che sono molto occupata e chiedi anche se possono inviare 6 inviti per il ballo. Scrivi di inviarli cortesemente qui al Castello Storto.
– Oltre che sordo è anche strano il vostro scrivano – disse la regina.
– Oh, sì, qui sono tutto strani, pensi che il messaggio prima di essere consegnato a un messo, per qualche strana ragione è passato dalla cucina. Lì lo hanno farcito, imburrato e stavano per infilarlo nel forno. Che a pensarci bene sarebbe anche stato meglio… – disse Fata Madrina grattandosi il mento.
– Già, non avrebbe creato tanto scompiglio…
– Ma partiamo dall’inizio – disse Fata Madrina allegramente e si mise a raccontare tutta la storia.
Qualche tempo prima aveva incontrato Timmy, Tommy e Jimmy nel bosco, vivevano nella loro roulotte ed erano un po’ tristi. Dicevano che nelle fiabe a loro era sempre toccato un ruolo marginale, che dovevano fuggire dal Lupo Cattivo, che si salvavano, ma poi venivano dimenticati. I porcellini delle fiabe non sposavano nessuno e non riuscivano mai a vivere felici e contenti. Così Fata Madrina gli aveva proposto di trasferirsi al castello e di partecipare alla vita a corte. Ma loro pensavano di non essere all’altezza a causa dell’aspetto fisico e dell’odore. Fata Madrina aveva quindi promesso loro che gli avrebbe aiutati.
Il racconto fu interrotto dall’ingresso di un maggiordomo.
– Qui fuori c’è un tizio losco e molto, molto nervoso che pretende di parlare immediatamente con regina Leah.
– C’eravamo scordati di lui! – esclamò la Regina e scusandosi con i suoi ospiti uscì dal castello.
Re Hubert e Regina Leah da La bella Addormentata nel Bosco
Edgard da Gli Aristogatti
Stregatto, Alice e Cappellaio Matto da Alice nel Paese delle Meraviglie
Il Gatto con gli Stivali da Il Gatto con gli Stivali
I topini Giac e Gas, Fata Madrina, Cenerentola, Anastasia e Genoveffa da Cenerentola
Lupo Cattivo da Cappuccetto Rosso e I Tre Porcellini
Crudelia da Crudelia e La Carica dei 101
Principe Azzurro da tutte le fiabe dove compare il Principe Azzurro
Specchio delle Brame da Biancaneve
Principi Timmy, Tommy e Jimmy da I Tre Porcellini
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Il progetto La Birba è nato nel 1998 e da subito l’idea è stata quella di rivolgersi ad un pubblico curioso, consapevole e informato.
Il concetto alla base della nostra idea non è mai stato solo spendere meno, ma soprattutto spendere meglio. Si risparmia sicuramente tanto sia su attrezzature come trio, lettini o seggioloni, giochi, bici o abbigliamento (non solo nei periodi di sconto) e allo stesso tempo si condivide una filosofia di acquisto sostenibile e a km zero – i nostri fornitori, genitori che vendono abiti e attrezzature che i loro bimbi non usa più, sono tutti locali.
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