Ormai tutto era pronto per il gran ballo che ci sarebbe stato l’indomani. Crudelia era riuscita a terminare quasi tutti gli abiti, mancavano giusto i ritocchi e l’ultima prova di regina Leah. La sartoria era fin troppo affollata, c’era chi cercava accessori, chi voleva un tocco di colore e chi aveva inavvertitamente scucito un orlo. Cappellaio Matto aveva già provato tre cappelli diversi e Stregatto quattro diverse nuance per la sfumatura tigrata.
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Cenerentola aveva scelto un paio di morbidissimi stivali senza tacco e non le sembrava vero che potessero esistere calzature così comode. Regina Leah indossava un abito argentato lungo fino ai piedi, con un corpetto attillato e un’ampia gonna di tulle leggerissimo che pareva una cascata d’acqua fresca.
– Servirebbe un mantello – sussurrò Crudelia a Cappellaio Matto mentre serrava tra le labbra alcuni spilli con la capocchia colorata – magari uno strascico.
– Dovremmo chiedere al Re che ne ha fatto del suo ricco intreccio di fili – rispose Cappellaio Matto all’orecchio di Crudelia – pare fosse lungo come mezzo salone.
A Crudelia l’idea piacque molto, ma poiché la sciarpa sferruzzata da re Hubert doveva essere un regalo, decisero di provarla sulle spalle di Anastasia per fare le modifiche necessarie e trasformarla nello splendido mantello che la regina avrebbe indossato la sera del ballo.