Niente ci stupisce di più della gratuità affettiva degli animali. A loro non importa se siamo belli o brutti, simpatici o antipatici, Paperon de Paperoni o Paperino, loro ci amano incondizionatamente. E anche il loro amore è felicità. Allora possiamo cercare un pezzettino di questa felicità al canile o al gattile adottando un trovatello e prendendoci cura di lui. Oppure, se abbiamo già un animale, possiamo ritagliarci un po’ di tempo e stare insieme a lui, cercando di godere pienamente dei momenti di gioco o di coccole.
E se non possiamo permetterci un animale? Allora prendiamoci cura di una pianta, osserviamo i suoi cambiamenti e impariamo a conoscerla. Se poi facciamo parte di quella categoria di persone alle quali muoiono tutte le piante, niente panico, c’è una soluzione: tutto si impara, basta studiare le caratteristiche della pianta e sapere cosa le serve per stare bene.
Cane, gatto, cactus o orchidea, non importa, ciò che conta è sperimentare empatia verso un’altra specie, prendersi cura di qualcosa o qualcuno diverso da noi. Scopriremo che, in fondo, sono loro a prendersi cura di noi.
Qui sotto c’è la palla del 16 dicembre da scaricare, stampare, ritagliare e appendere all’Albero di Natale!