Non ha nulla a che fare, ovviamente, con il fumo, ma il suo nome originale è forse ancora più tetro di quello con cui lo conoscevamo noi. All’inizio il gioco della sigaretta si chiamava Exquisite Corpse e risale al 1920. Il nome deriva da una frase surreale che risultò una delle prime volte in cui venne giocato: il cadavere squisito berrà il vino nuovo.
Ecco come giocare.
– È un gioco che si svolge con un minimo di tre persone, ma più si è meglio è. Ogni persona ha un foglio e una matita.
– Ogni giocatore scrive una frase nella parte superiore del foglio, senza farsi vedere dai compagni.
– Tutti ripiegano la parte superiore del foglio e lo passano al giocatore alla loro destra.
– Senza sbirciare quello che hanno scritto i giocatori precedenti si scrive una seconda frase, si ripiega il foglio, lo si passa alla propria destra e così via, fino al termine (se si è in tanti la forma del foglio ricorderà quella della sigaretta, appunto).
– Per aiutare lo svolgimento della trama strampalata si possono proporre delle domande alle quali rispondere:
- chi è lui o lei?
- chi è l’altro o l’altra?
- cosa succede?
- quando succede?
- in quale luogo accade?
- come lo fanno?
- perché fanno così?
- cosa dicono loro?
- cosa dicono gli altri?
– Lo scopo del gioco è creare una storia stramba la cui linea logica viene confusa dal continuo scambio dei fogli fra giocatori.
– Alla fine, ognuno svolge il foglio che ha in mano e legge le sequanze, assolutamente casuali, che sono risultate cercando di crearne una storia discorsiva.
Nella versione originale era possibile creare anche un disegno, non c’erano domande cui rispondere e occorreva lasciare visibile qualche millimetro del disegno precedente per consentire al giocatore successivo di avere qualche tratto da cui iniziare la propria parte del disegno.