L’articolo della Gazzetta di Modena dove parlano del nostro sistema di vendita.
A Modena siamo stati pionieri, abbiamo infatti aperto il primo negozio di usato firmato e selezionato per bambini al di fuori dell’area milanese. Avevo letto un articolo che parlava di uno store di abiti usati per bimbi di Milano. Qui non esisteva un posto del genere, volevo vederlo con i miei occhi e così, senza svelare il motivo del viaggio, decisi di portare appunto a Milano mio marito Giuseppe. Allora i negozi dell’usato erano molto imboscati, occupavano i seminterrati perché altrove gli affitti risultavano proibitivi. Io e Giuseppe dovevamo reiventarci dal punto di vista professionale. Una volta capite le mie intenzioni – puntavo ad una cosa fatta bene, non al classico mercatino con quattro dita di polvere – mio marito ha subito approvato.
Oh sì, discutiamo spesso e siamo anche recidivi: è infatti la terza volta che lavoriamo insieme. Le nostre fornitrici sono le stesse mamme, ci portano abiti, passeggini e tutto ciò che riguarda i bambini da zero ai sedici anni. Cose belle e di qualità cui noi offriamo una seconda vita e che vendiamo a buonissimo prezzo.
Negli ultimi anni “La Birba” è diventato un franchising, siamo infatti legati ad una decina di negozi che, sparsi in tutta Italia, sposano la nostra filosofia. Abbiamo sempre puntato su articoli di livello e in principio non è stato facile far capire alle persone che non eravamo l’alternativa del cassonetto. Chi entra nel nostro negozio il più delle volte non si rende conto che trattiamo solo usato, tutto appare infatti in ottime condizioni tanto da sembrare nuovo. Oggi è scomparsa la diffidenza nei confronti dell’usato, il riciclo fa sempre più parte della nostra cultura. Ai tempi? Un altro paio di maniche. C’era poca scelta e solo chi davvero ne aveva bisogno comprava merce di seconda mano.
Sì, noi vendiamo anche in rete, il nuovo sito è andato online proprio durante la pandemia. Ai nostri fornitori diamo una password che permette loro di collegarsi per vedere in che modo vengono venduti gli articoli. Abbiamo anche un blog, “La Birba c’è”, inoltre in questi vent’anni e passa di attività siamo stati promotori di numerose iniziative tra cui un flashmob in Piazza Pomposa. Sono molta contenta del nostro negozio. Possiamo restare aperti anche in zona rossa ma le persone girano poco. Lo shop online garantisce una bella continuità ma senza dubbio non può sostituire il rapporto vis a vis con i clienti.
Arianna De Micheli