Il 6 luglio è il World Kiss Day, la Giornata mondiale del bacio. Ma in tutte le culture esiste il bacio? Baciarsi fa bene? Anche gli animali si baciano? Ecco alcune risposte a queste domande tra scienza e curiosità.
Il bacio è un gesto di connessione potente, può esprimere affetto, tenerezza, passione ed è in grado di generare diverse reazioni biologiche e psicologiche.
Cosa ci accade mentre ci baciamo?
Quando baciamo ci sentiamo bene, siamo più felici ed euforici grazie ad una serie di sostanze utili per il nostro benessere – endorfine, dopamina, ossitocina, serotonina e adrenalina – che il nostro corpo produce. Di conseguenza aumenta il battito cardiaco, i vasi sanguigni si dilatano e il respiro diventa più veloce. Il bacio stimola anche l’attività cerebrale, poiché le informazioni da elaborare sono tantissime: l’odore del partner, il suo sapore, come si muove, come ci tocca, la sua voce.
Il bacio rafforza il sistema immunitario
Quando ci baciamo, scambiamo con il partner da 10 milioni a 1 miliardo di batteri; alcuni studi hanno dimostrato che l’esposizione a batteri e virus induce la produzione di nuovi anticorpi. In altre parole: chi si bacia regolarmente ha meno probabilità di ammalarsi (Covid permettendo).
Gli animali si baciano?
I soli animali osservati che utilizzano il bacio nella loro socialità sono gli scimpanzé e i bonobo, secondo gli studiosi il bacio per queste scimmie ha una funzione di riconciliazione, in pratica si baciano e si abbracciano dopo aver risolto una controversia. Nei primati il bacio non ha nulla a che vedere con la sfera sessuale, ma è un metodo per risolvere conflitti e stringere legami. Gli animali per riprodursi non hanno bisogno del bacio poiché si affidano all’olfatto, attraverso gli odori infatti gli animali si conoscono e decidono di accoppiarsi. Gli ormoni percepiti con l’olfatto aiutano gli animali a capire quali siano i potenziali partner con maggiori differenze genetiche e quindi più adatti per l’accoppiamento (una maggiore variabilità genetica dà più probabilità di generare una prole sana). Anche per l’uomo l’odore del partner è tra i fattori più importanti, ma poiché l’olfatto degli esseri umani non è sviluppato come quello degli altri animali, avvicinarsi è una cosa necessaria per poter percepire l’odore altrui: i baci potrebbero essere anche un modo socialmente accettato per annusare e capire gli altri.
Tutti il genere umano bacia?
Il bacio non è diffuso in tutte le culture. Uno studio pubblicato su American Anthropologist ha documentato che il bacio romantico-sessuale non è un comportamento universale e per alcune delle culture che non lo praticano assume addirittura connotati negativi. Rispetto alle 168 culture studiate, il bacio è presente solo in 77 di esse. Nello studio antropologico il termine culture non corrisponde a nazioni, dal momento che in uno stesso Paese convivono più culture. Negli Stati Uniti ad esempio sono stati considerati anche gli Amish e i Navajos con il loro patrimonio culturale diverso.
Se c’è un dato che emerge dalla ricerca, è che il bacio è più diffuso nelle società stratificate e complesse e meno diffuso in quelle a economia di sussistenza. Nessun etnografo ha mai documentato il bacio fra le popolazioni che vivono di orticoltura tradizionale nell’Africa subsahariana, in Amazzonia e in Nuova Guinea. E tuttavia il bacio è quasi onnipresente fra le popolazione di economia semplice che vivono nel Circolo polare artico. In Europa 7 culture contro 3 praticano il bacio e in Asia il 27% delle culture studiate lo ignorano o lo evitano. Il dato forse più sorprendente viene dall’America centrale dove il bacio statisticamente non esiste in nessuna delle 10 culture studiate. Se vi baciate per strada in qualche villaggio penseranno che siete davvero strani.
Quando abbiamo iniziato a baciarci?
La più antica testimonianza del bacio sulla bocca risale a un testo in sanscrito di oltre 3.500 anni fa. In esso l’atto di baciarsi viene descritto come il respirare a vicenda l’anima dell’altro. Per quanto ci è dato sapere nell’antica Grecia e nell’antica Roma i baci erano soprattutto scambiati tra gli uomini e servivano per mostrare rispetto e ammirazione. Però nelle poesie di Catullo si evocano baci con una funzione sessuale. L’aspetto romantico dei baci compare più tardi nella letteratura dei paesi europei e sembra aver avuto origine nell’ideale dell’amore cortese medievale. In questo contesto erano descritti soprattutto i baci tra amanti sfortunati che non potevano stare insieme – ad esempio Paolo e Francesca nella Commedia di Dante – per cui il bacio era un simbolo di amore vero.
Il bacio dunque pare essere un invenzione relativamente recente e nella nostra cultura ha assunto il significato generalizzato legato all’amore e alla passione. Non dimentichiamo poi che al bacio, sempre nella cultura occidentale, sono state attribuite capacità salvifiche e curative:. un bacio può dar vita, animare, rianimare, svegliare dal sonno profondo della morte, annullare i malefici, guarire. Con un bacio vengono risvegliate Biancaneve, La Bella addormentata e Rosaspina e sempre grazie ad un bacio si compiono le metamorfosi che trasformano la Bestia e un ranocchio in principi meravigliosi.
In buona sostanza baciarsi è bello, fa bene, fa sognare e ci rende felici!
Un bacio a tutti…
Ma poi che cosa è un bacio? Un giuramento fatto
un poco più da presso, un più preciso patto,
una confessione che sigillar si vuole,
un apostrofo roseo messo tra le parole
t’amo; un segreto detto sulla bocca, un istante
d’infinito che ha il fruscio di un’ape tra le piante,
una comunione che ha gusto di fiore,
un mezzo per potersi respirare un po’ il cuore
e assaporarsi l’anima a fior di labbra!
da Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand
Il bacio – Francesco Hayez 1859, Milano Pinacoteca di Brera