Stregatto comparve sulla sedia di fianco a Regina Leah.
– Non occorre da Stregatto andare, se lo cercate prima o poi lui appare.
– Oh, bene, eccoti qui – esclamò il Re.
– Come posso esservi utile? Non sarà certo un motivo futile.
– Ci chiedevamo per quale ragione hai chiesto a Cappellaio di cucinare i suoi biscotti speciali – disse la Regina versandosi il tè.
– Perché mi è stato domandato da un messo assai posato.
– E sapresti indicarci il nome? – domandò il Re impaziente.
– Per il nome serve un dado, ma se vuoi ti dico il grado.
– Il grado? – il Re strinse gli occhi.
– Il grado di parentela intende! – sbottò Cappellaio Matto.
– Esattevolmente! Me lo ha domandato la nipote della zia del cognato del cugino di secondo grado del figlio della mia vicina di casa – disse Stregatto come ste stesse pronunciando uno scioglilingua e aggiunse annuendo – Brava donna eh, gran brava donna.
– Era forse una ragazza bionda con le guance rosse che indossava un mantello verde bordato di pelo? – chiese Cappellaio Matto.
– Esattevolmente.
– Non la conosco… – concluse Cappellaio Matto grattandosi il mento.
– Dunque, non c’è modo di risalire al nome? – ribattè il re Hubert.
– Il nome? A che serve un nome signore quando basta e avanza l’odore?
– Per quale motivo hai risposto a una richiesta tanto particolare fatta da un estranea? – domandò la Regina.
– Un’estranea? Non era affatto un’estranea, era la nipote della zia del cognato del cugino di secondo grado del figlio della mia vicina di casa.
Il Re cominciò a spazientirsi.
– Ti ha per caso rivelato a cosa sarebbero serviti questi biscotti? – chiese la Regina posando una mano su quella del Re.
– Per amore. Sempre e solo per amore. Quella è la ragione – rispose Stregatto con gli occhi sognanti. E rivolto a Re aggiunse – Sire, conoscete una cosa in grado di scatenare una rissa furiosa?
– Una rissa? Che c’entra ora una rissa – domandò il Re seccato.
– Pensate, potrebbero rompervi persino le ossa solo per un paio di stivali di vernice rossa! – rispose Stregatto indicando il cerotto che aveva sulla fronte prima di scomparire nel nulla.
– Se non vi dispiace anch’io dovrei congedarmi, ho il tè delle cinque da presenziare.
Il Cappellaio Matto si tolse il cappello, fece un ossequioso inchino e uscì dalla stanza borbottando qualcosa a proposito del fatto che la gente chiedeva sempre la ragione delle cose, quando le cose più importanti di ragione non ne avevano affatto; potevano avere torto semmai, non certo ragione.
Personaggi in ordine di apparizione (o quasi):
Re Hubert e Regina Leah da La bella Addormentata nel Bosco
Edgard da Gli Aristogatti
Stregatto, Alice e Cappellaio Matto da Alice nel Paese delle Meraviglie
Il Gatto con gli Stivali da Il Gatto con gli Stivali
I topini, Fata Madrina, Cenerentola, Anastasia e Genoveffa da Cenerentola
Lupo Cattivo da Cappuccetto Rosso
Crudelia da La Carica dei 101
Principe Azzurro da tutte le fiabe dove compare il Principe Azzurro