Da circa 130 anni in tutto il mondo il primo maggio è la giornata che celebra le lotte per migliorare le condizioni di lavoro. Venne dichiarata Festa internazionale a Parigi nel 1889, ma già da qualche anno, in seguito agli incidenti di Chicago, veniva celebrata negli Stati Uniti.
Alla fine dell’ottocento in America i sindacati erano forti e ben organizzati e lottavano per ottenere una giornata lavorativa di 8 ore. Il primo maggio del 1886 organizzarono uno sciopero generale in tutto il Paese, a Chicago alcuni lavoratori si scontrarono con la polizia, gli agenti spararono agli operai ferendone diversi e uccidendone sei. Durante una nuova manifestazione, organizzata da un’associazione anarchica di lavoratori, in seguito all’intervento degli agenti di polizia per sgomberare gli operai, venne lanciata una bomba. L’esplosione uccise sette agenti e ne ferì sessanta, la polizia sparò sulla folla e uccise tre manifestanti.
Il clima tesissimo portò all’arresto di centinaia di sospetti in tutto il paese. Sebbene non sia mai stato trovato il responsabile dell’attacco, otto anarchici furono accusati di cospirazione e omicidio, nonostante alcuni di loro non fossero neanche presenti alla manifestazione. Il processo fu sbrigativo e portato avanti con il chiaro obiettivo di ottenere una condanna: furono presentate prove false e la giuria manipolata e tutti gli accusati furono condannati a morte.
I fatti di Chicago compattarono le organizzazioni sindacali e socialiste anche fuori dagli Stati Uniti, in un movimento che portò a istituire una giornata internazionale dei lavoratori il primo maggio per commemorare i morti di Chicago.
In Italia la Festa del lavoro si lega anche a un altro evento drammatico, la strage di Portella della Ginestra. Il primo maggio 1947 una folla di lavoratori si riunì per celebrare la ricorrenza e per protestare contro il latifondismo. Sul luogo si presentano anche il bandito Salvatore Giuliano con i suoi uomini, spararono sulla folla uccidendo 12 persone e ferendone 27. I mandanti della banda di Giuliano non furono mai scoperti.
Il primo maggio di ogni anno in quasi tutto il mondo si organizzano manifestazioni e raduni per invocare alcuni diritti, rivendicarne altri o semplicemente riaffermare quelli acquisiti.
Fonte Il Post
Il quarto stato
olio su tela di Giuseppe Pellizza da Volpedo, 1898/1901
Museo del Novecento, Milano