pfand (tedesco)
Pegno, cauzione, deposito o vuoto a rendere.
Questa buffa parola tedesca in realtà è una parola virtuosa ed ecologica. Pfand è il nome del sovraprezzo applicato, al momento della vendita, a ogni bottiglia di plastica, vetro o latta. C’è proprio una voce nello scontrino, pochi centesimi in realtà, ma quanto basta per indurre il consumatore a recuperali sotto forma di buono spesa.
La cauzione che in Germania si lascia per un bicchiere di birra al bar, una tazza di vin brulè (il glühwein) ai mercatini di Natale o una bottiglia di plastica del supermercato, viene rimborsata alla restituzione del vuoto. Si rende il contenitore all’esercente o si inserisce negli appositi dispositivi che rilasciano uno scontrino e, alla fine della spesa, si riscuote lo sconto sull’acquisto, una sorta di premio per la scelta ecosostenibile.
È un ottimo sistema per dissuadere dall’abbandonare rifiuti per strada, per diminuire gli sprechi e favorire il riuso e il riciclo.
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