Se hai il concerto di Vasco sotto casa ed è il giorno del grande evento, lo sai che presto sarà tutto finito. Domani ci saranno quelli “che grande casino ch’è c’è stato”. Solo che una parte lo dirà con gli occhi grandi di chi ha visto la Storia nel suo irripetibile splendore. Gli altri invece lo faranno con cenno della testa, come per dire “l’avevo detto io che non poteva funzionare… “. Tutti, comunque, non potranno fare a meno di ricordare l’estate in cui Vasco ha portato a Modena duecento ventimila anime in cerca di guai. Più i curiosi. Ognuno racconterà la storia alla sua maniera, ma alla fine, tutti, inconsapevolmente, si saranno dati da fare per costruirne una unica, una di quelle che non scordi mai… E non ha importanza se il concerto l’hai solo sentito perché eri fuori dal cancello, sul terrazzo con un po’ di amici o lì in prima fila.
Non importa perché questo sarà un evento di leggerezza, e la leggerezza, se la lasci fare, lo sai che arriva dappertutto. A quelli che hanno protestato, il concerto porterà la leggerezza della vita normale, della quotidianità. A tutti gli altri, la leggerezza del ricordo che, come dice un altro che con Vasco ha scambiato qualche canzone, crea curve nella memoria.
Buona leggerezza a tutti, quindi, ne abbiamo tutti bisogno.
Ivan Sciapeconi, insegnate modenese, abita a due passi dal parco Ferrari e dall’evento del secolo. Abbiamo scelto alcuni esilaranti racconti tratti dal suo Blog: Se hai il concerto di Vasco sotto casa, volevo ignorarlo ma è impossibile… E allora Modena Park Ve lo racconterò