Era da tempo che si pensava alla possibilità di creare un blog della Birba, cercavamo qualcuno che se ne potesse occupare, qualcuno capace di farlo, con la passione per la scrittura, con qualcosa da dire e disposto a dedicarci un po’ di tempo. Un’idea riposta nell’armadio, fra le cose belle da usare magari il prossimo anno. Il prossimo anno… O forse anche quest’anno! Sì perchè quest’anno accade che la Dani di Mirano decide di aprire una Birba nella sua città e durante lo scambio epistolare (via mail ovviamente) che si sussegue tra noi e la suddetta, oltre ad affrontare le questioni tecniche legate all’apertura, puntualmente ci rotoliamo in terra dalle risate. Già, lei è un vero talento, riesce a raccontare aneddoti e peripezie di futura negoziante con un’ironia e una simpatia davvero straordinarie. È lei! La nostra blogger!
E nel declinare al presente la nostra l’idea del blog vi rendiamo partecipi di alcuni passaggi esilaranti delle mail inviate dalla Dani durante il work in progress. Fatevi due risate!
13 aprile – Cercando il locale ideale
“(…) Dopo un lungo travaglio paragonabile a quello di un’elefantessa con le coliche, siamo riusciti a ottenere questo benedetto “parere preventivo” da parte del Comune per il negozio di via Colombo. Sembra una barzelletta, ma abbiamo scoperto che in realtà il locale prescelto aveva già in origine destinazione d’uso direzionale… anzi, no, era commerciale… ma in fondo un po’ direzionale… insomma, certificato di abitabilità alla mano, nessuno è riuscito a capirci granchè: il locale è un IBRIDO. Ma dopo lunga ed estenuante trattativa ricca di colpi di scena, il Capo dell’Ufficio Complicazione Affari Semplici, l’Architetto Serbelloni Mazzanti VienDalMare ci ha dato il suo benestare e ha messo nero su bianco il nulla osta all’apertura e all’esercizio (…).
23 maggio – Della saracinesca e dintorni
(…) Innanzitutto, dobbiamo dirvi un GRAZIE grande così perché, con le modifiche e i consigli suggeriti per il negozio, in questo periodo ci stiamo acculturando ogni giorno di più: abbiamo infatti scoperto che esiste un universo a noi sconosciuto… l’universo della saracinesca. In questo particolare sistema solare orbita il “pianeta serranda” con i suoi numerosi satelliti: il fascione tubolare, quello retato, quello microretato, quello coibentato, quello a risparmio energetico, quello temporizzato e quello anodizzato. A breve riceveremo la visita di un installatore della NASA (Nucleo Automazione Serrande Associate) per verificare cosa si può fare e quanto (più o meno) ci verrà a costare. Sperem ben…
Per velocizzare i tempi, stamattina siamo andati a prendere le misure per l’insegna. Lorenzo si è sacrificato su per la scala, mentre io mi sono limitata a dare indicazioni dal basso… più o meno con lo stesso spirito costruttivo di un pensionato che controlla i lavori in un cantiere edile (…).
27 maggio – Mentre si progetta la cartina
(…) Nell’immaginario del miranese medio, via “Colombo” è effettivamente collegata allo scopritore del Nuovo Continente; solo in rarissimi casi il nome viene associato al dissenterico pennuto simbolo di Piazza San Marco. Invece, alla voce “Mariutto” non viene collegata l’immagine del Cav. Luigi, politico locale dell’800 che lasciò alla sua morte tutti i suoi beni alla comunità, bensì la temibile casa di riposo a lui stesso dedicata e sorgente di innumerevoli leggende metropolitane con protagonisti gli anziani ospiti… storielle oscene che vi risparmio per lo smisurato rispetto che nutro nei vostri confronti(…).
12 giugno – Con la Franca azzoppata
(…) Vi salutiamo affettuosamente, e ci fa “un certo che” pensare a Giuseppe senza Franca, e viceversa… vi abbiamo conosciuti insieme, e nel nostro immaginario rappresentate un indissolubile connubio. Secondo noi potrebbe essere l’inizio di una nuova saga: dopo “ER – Birbe in prima linea”, non si poteva non passare a “Due Birbe e una gamba”… E che gamba! Augurissimi di pronta guarigione!
Ps x Giuseppe: in fase di degenza e recupero post-chirurgico, i pazienti generalmente possono manifestare desideri e vizi al limite del lecito. Al bisogno, un cucchiaino di bromuro è un toccasana…
27 giugno – Momenti di stizza elettronica
Vorrei solo sapere perché sul PC non riesco ad aprire la mail neanche col cavatappi mentre sul cell si vede benissimo… Le macchine mi si stanno rivoltando contro!
07 agosto – Scatto alla risposta
(…) Alleghiamo foto delle vetrine con nuovi manifesti (ebbene si, si intravede la scala maledetta al di là del vetro, una presenza inquietante!). E lasciate perdere la data… la nostra macchina fotografica ogni tanto fa viaggi nel futuro, ma poi torna… le foto sono di oggi, non del 14 Maggio 2017!
14 agosto – Della carta e delle scale
Io e Lò quando siamo in negozio a lavurà passiamo vicendevolmente da frasi tipo “oddio, cosa manca?” (generalmente: la carta igienica in bagno) a interrogatori in stile “dove l’hai messo?” (il rotolo di carta igienica) per finire con accuse “non dovevo prenderlo io, dovevi prenderlo tu!” (sempre il famoso rotolo). Come potete capire, ci stiamo cag@ndo addosso dalla tensione…
Ah, comunico che (ieri) è stata ufficialmente aperta l’agenda per i ritiri della Birba di Mirano: primo appuntamento segnato! Ma siccome non avevo l’agenda VERA sottomano ho dovuto segnare…ehm… su un altro supporto… sempre cartaceo… ma “igienico”. Insomma, non avevo altro sottomano in quel momento! Speriamo porti fortuna!
(…) Un’ultima cosa. Devo dirvelo. Sì, l’ho fatto di nuovo: stamattina mi sono inerpicata sull’orrenda scala per pulire i vetri del negozio, a 5 metri da terra, lassù, dove osano le aquile, dove nessuna altra Birba si era mai spinta finora… Ebbene, ho seriamente corso il rischio di rimanere lì appesa per l’eternità, visto che a un certo punto non potevo più né scendere né salire e Lorenzo giù in basso piallava, piallava, e non sentiva le mie grida di aiuto… Una scena terribile. Io che ululavo come una pazza appesa come una scamorza, e lui che “firulì e firulà” fischiettava tutto soddisfatto rimirando i pallett in vetrina…
Mamma che paura! Vabbè, sono qui a raccontarvela, quindi il lieto fine c’è stato. Diciamo che la prossima volta chiameremo una ditta attrezzata per fare certe cose!
14 agosto – Lo scotch, la scala e i corpi illuminanti
(…) Scusate il ritardo della risposta… Purtroppo, durante i lavori in negozio, siccome trovavo sempre da ridire su come stendeva la pittura, Lorenzo mi ha imballata con lo scotch (da pacchi) e mi ha rinchiusa in sgabuzzino. Sono riuscita a liberarmi solo ora.
Scherzi a parte, abbiamo davvero le mani che fanno male… sto scrivendo con i mignoli. Però che soddisfazione, il negozio sta venendo bellissimo! Tutti si fermano a guardare dentro. All’inizio credevo guardassero i due pazzi all’interno mentre accendevano-spegnevano le luci come al lunapark, o mentre si intossicavano a pulire col compressore i termosifoni. Poi abbiamo capito che effettivamente non guardano noi (sospiro di sollievo!) ma l’ambiente (sicuramente più gradevole). Speriamo che dalle foto si riesca a capire qualcosa, anche se non rendono moltissimo. E soprattutto – aggiunge la mia dolce metà (sisi, tranquilli, abbiamo fatto pace) – speriamo che l’ensemble vi piaccia. Ma ci stiamo lavorando ancora, e ci saranno molte bellissime sorprese! Se poi non vi dovesse piacere, faremo le modifiche necessarie… ma una sola cosa vi chiedo… NON ditemi di RISALIRE su quella scala KILOMETRICA per nessun motivo al mondo! Avevo le vertigini al secondo gradino… E non vi dico a dipingere la colonna in alto appesa come un salame sopra il parapetto mentre Lò mi teneva per i pantaloni… ERGO: I MURI DIPINTI DI GIALLO RESTERANNO GIALLI IN SECULA SECULORUM!!!
E adesso, veniamo ai corpi illuminanti… Questa richiesta mi ha fatto venire un lampo di genio: potrei vendicarmi dell’orrendo trattamento subìto dal coniuge e illustrato nelle prime righe e rendergli pan per focaccia avvolgendolo in un boa di striscia led multicolor. Un gran bel corpo illuminante, effetto “museo di storia naturale”… l’evoluzione dell’homo pelosus. Va bene, va bene, basta peperoni (…).
15 agosto – Il negozio è pronto, la maionese quasi…
(…) Vi aspettiamo trepidanti per venerdì nel pomeriggio. Sì, avete capito bene, il fruscìo osseo ci ha pervasi: stiamo tremando dall’emozione per l’avvento dei grandi capi. Ma non solo. Sì, insomma, non è solo un fattore psicologico. Lo ammettiamo: è l’effetto della levigatrice. Ormai io e Lorenzo abbiamo le mani che godono di vita propria. Il che può essere scomodo mentre diamo da mangiare a Francis e mentre beviamo a garganella, ma ormai lo sapete, sono una donna positiva, e riesco quasi sempre trovare sempre il lato buono delle cose: perciò, la mano tremula genera momenti di puro godimento mentre mi pulisco le orecchie e, non ultimo, ho scoperto di potermi dedicare con notevoli risultati alla preparazione di litri e litri di maionese. Il mio fegato è entusiasta.
Un mito non ci sono parole….le ha spese tutte la Dany! brave donne
Grandiosa la Dani non c’era persona più giusta bravissima Dani buon lavoro
…e dire che la mia prof di lettere al Liceo me l’aveva detto, tanti anni fa: “scrivi, Daniela. Qualsiasi cosa deciderai di fare nella vita, continua a scrivere”. Me lo disse in un giorno d’autunno, mentre le prime gocce di pioggia rigavano i vetri della sala docenti. Ricordo perfettamente la sua giacca del 1920, intrisa di naftalina, e la sua terribile borsa in pelle in cui, si vociferava, nascondesse un frustino. E ricordo anche di essere stata centrata in piena fronte, poco dopo, dal mio ultimo test di analisi 1… un aeroplanino di carta con stampato sopra un bel 3+, condito dalla diagnosi funebre del lanciatore, il mio prof di astrofisica “Daniè, fai pure quel che vuoi… ma un consiglio ti dò… se nun te piace la matematica, e se nun te và de scrive, vai a ZAPPARE LA TERRA!”.
Dani, adesso tocca a te! Zappa un po’ il Blog…
La Dani è un vero portento!!!!