La Birba in giallo

Il diavolo fa le pentole e non i coperchi…

By 15 Novembre 2012 Gennaio 29th, 2016 2 Comments

Qualche settimana fa, un sabato mattina, io e Lorenzo abbiamo trovato davanti al negozio la ricevuta di una bolletta della luce (pagata – periodo agosto 2012) di un’Azienda della provincia di Padova.

Strano, direte voi.

Ed è quello che ho pensato anch’io.

Così, spinta dal mio innato senso civico, il lunedì successivo ho cercato l’indirizzo sulle pagine gialle, e ho telefonato chiedendo di parlare con la titolare (una signora che, per comodità, chiameremo Lulù).

Dunque mi presento, le spiego il motivo della chiamata, e concludo dicendole che la ricevuta di questa bolletta è in negozio da me, e che quando vuole può passare a ritirarla, o mandare qualcuno…

Lei, dall’altra parte della cornetta, resta in silenzio per un tempo interminabile.

Momento imbarazzante.

Mi chiede un paio di volte CHI SONO IO, e DOVE ho trovato la ricevuta della bolletta.

Io, un pò perplessa, con calma, glielo rispiego.

Altro momento di tensione.

Segue un violento sospiro, come un singhiozzo; alla fine, con la voce tremante, mi ringrazia, e mette giù.

 Cambio scena.

E’ sempre lunedì, sono le 19.10. Sto per chiudere, quando entra in negozio una signora.

Elegante, vestita di nero, col viso altrettanto nero coperto da un borsalino.

Si toglie il cappello, e si presenta senza tendere la mano, dicendomi di essere Lulù…

“LEI… lei ha qualcosa di mio, non è vero?”

“Beh, sì signora… ecco qui”. E tiro fuori la bolletta.

Lei la prende in mano. La guarda con occhi di fuoco, impallidisce.

“Tutto bene, signora?”

“Mi dica dove l’ha trovata…” mormora lei con un filo di voce.

“Proprio qui, vicino alle scale…” le spiego, indicando l’ingresso del palazzo. “Ma si sente bene, signora Lulù?”

Lei non dice una parola.. Trattengo il fiato, poi azzardo: “Ehm, forse… forse qualcuno l’ha persa…”

“Certo che qualcuno l’ha persa!” mi interrompe, stridendo come un uccello ferito “e so bene chi l’ha persa! Venerdì mio marito doveva portare le fatture al nostro commercialista… ma qui non c’è l’ufficio del nostro commercialista…”

“Oh, porca vacca!” penso io, che finalmente comincio a capire.

Ci guardiamo. Lei ha gli occhi fuori dalle orbite, io sono diventata una statua di sale. Alla fine, pronuncia parole che suonano come una sentenza:

LO SO IO CHI ABITA QUI… arrivederci, Daniela” e se ne va.

Morale della favola: “il diavolo fa le pentole e non i coperchi”.

Corollario alla morale della favola: “se sereno vuoi campare, gli affari tuoi ti devi fare!”

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