Fin dall’antichità i sistemi per misurare il tempo erano imprecisi. La terra infatti, per compiere la rivoluzione completa intorno al sole impiega 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 45 secondi. Nel 46 a.C. Giulio Cesare inaugura il Calendario Giuliano e per la prima volta, ogni anno dura 365 giorni ed ogni 4 prevede un anno di 366 giorni. Il trecentosessantaseiesimo giorno era chiamato bis sexto kalendas Martias, è da questo nome che trae origine il termine bisesto o bisestile. Però anche se l’idea era buona, gli anni bisestili previsti erano troppi, bisognava in realtà aggiungere, se fosse stato possibile, 0,96 giorni ogni 4 anni, altrimenti il calendario adottato non sarebbe coinciso con quello solare. Nel 1582 Papa Gregorio XIII, per pareggiare i conti con l’anno solare e riportare l’equinozio di primavera il 21 marzo, fece saltare i giorni dal 4 al 15 ottobre.
Secondo il calendario Gregoriano, che è quello che utilizziamo tuttora, gli anni bisestili non saranno esattamente ogni 4 anni, o meglio qualche anno salterà. Saranno bisestili solo gli anni divisibili per 4, e gli anni secolari saranno bisestili solo se divisibili per 400. Ad esempio il 2000 è stato un anno bisestile mentre il 2100 non lo sarà.
I nati del 29 febbraio quest’anno potranno finalmente festeggiare il compleanno nel giorno esatto della loro nascita e tra i famosi nati in questo giorno c’è anche il Leprotto Bisestile o Lepre Marzolina di Lewis Carrol. Il personaggio di Alice nel paese delle Meraviglie, intento a festeggiare il suo non compleanno con il Cappellaio Matto, trae le sue origini da un detto della tradizione inglese: matto come una lepre marzolina, con riferimento al meteo incerto del mese di marzo e al comportamento delle femmine di questo animale che essendo in amore scalciano i maschi indesiderati. E quale animale, se non la lepre, può esprimere meglio il Leap Day – giorno del salto – il nome che gli inglesi danno al 29 di febbraio, un giorno che deve compiere un salto così lungo per ricapitolare solo dopo 4 anni!