Quest’anno l’Overshoot Day, la giornata in cui abbiamo consumato tutte le risorse generate dal pianeta per l’intero anno, cade il 2 agosto.
Oggi è l’Earth Overshoot Day 2023, cioè il giorno in cui l’intera popolazione mondiale ha esaurito tutte le risorse che la Terra è in grado di produrre nell’arco di un anno. La data viene calcolata dal Global Footprint Network (GFN), un’organizzazione internazionale che si occupa di contabilità ambientale. L’organizzazione non governativa calcola l’impronta ecologica della società nel suo insieme che cambia ogni anno a seconda della velocità con cui le risorse del nostro pianeta vengono utilizzate.
L’andamento dell’Overshoot Day negli ultimi anni
Ogni anno, a partire dal 1971, i risultati vengono calcolati: lo scorso anno l’Overshoot Day era avvenuto il 28 luglio, nel 2021 era arrivato appena un giorno dopo, il 29 luglio; nel 2020, invece, il lockdown causato dal coronavirus aveva spostato la data al 22 agosto, tre settimane dopo rispetto al 2019.
L’Overshoot day italiano
Non tutti i Paesi consumano risorse allo stesso modo: Quatar e Lussemburgo, ad esempio, hanno esaurito le risorse mondiali già a febbraio, mentre Giamaica ed Ecuador le esauriranno solo a dicembre.
L’Italia ha raggiunto l’Overshoot day il 15 maggio: l’impronta ecologica media di un italiano corrisponde a circa 4,3 ettari globali. Se la dividiamo per la biocapacità media mondiale di 1,6 ettari globali (cioè la quota di risorse disponibili per ciascun abitante della Terra), il risultato è 2,68: ciò significa che, se tutti avessero il nostro stesso stile di vita, avremmo bisogno delle risorse di quasi 2,7 pianeti.
Ci vogliono più sforzi per posticipare l’Overshoot day
Pensare all’overshoot può essere deprimente, ma gli stessi membri di GFN dichiarano di non essere pessimisti, si occupano di risorse ecologiche e di clima con realismo. Sono convinti che non sia sufficiente cambiare le lampadine di casa per stare meglio: i singoli individui hanno il potere di migliorare le proprie case e le comunità in cui vivono, ma il maggior impatto ecologico, tuttavia, risiede nelle decisioni di governi e grandi imprese.
E sono certi che occorre assolutamente spostare la data dell’Earth Overshoot Day più avanti.
Per raggiungere l’obiettivo delle Nazioni Unite di ridurre le emissioni di carbonio del 43 per cento a livello mondiale entro il 2030, sarebbe necessario spostare l’Earth Overshoot Day di 19 giorni all’anno per i prossimi sette anni.
Steven Tebbe, Ceo del Gfn, sostiene che il persistente overshoot porta a fenomeni globali sempre più evidenti, tra cui ondate di calore insolite, aumento di incendi boschivi, ondate di siccità e inondazioni, con il rischio di compromettere la produzione alimentare mondiale.
Esistono innumerevoli soluzioni grazie alle quali è possibile spostare la fatidica data, basta andare sul sito ufficiale di Earth Overshot Day per leggere tutto quello che sarebbe possibile e necessario fare. Una delle azioni consigliate per ridurre il consumo di risorse è proprio il riuso e il riciclo di prodotti e materie prime ed è esattamente la filosofia che La Birba, ne suo piccolo, porta avanti da 25 anni.
