A tutta Birba

Perché baciamo i neonati? Come le principesse delle fiabe li risvegliamo…

By 27 Gennaio 2016 No Comments

Dal primo istante dopo il parto, quando il piccolo è appoggiato al nostro petto, iniziamo a baciarlo, è un desiderio innato, ancestrale, che si ripeterà in ogni momento della sua vita. È un gesto d’amore e affetto, l’espressione della tenerezza che proviamo stringendo il nostro bimbo, che cela però anche un motivo biologico ben preciso.

Così come il corpo della donna sa come partorire, anche dopo la nascita l’organismo mette in campo delle abitudini utili per il bambino. Attraverso il contatto fisico e le carezze cominciamo ad esplorare la sua pelle e il suo corpo, a conoscerlo. Avvicinando il nostro volto al suo, impariamo a riconoscere il suo odore, baciandolo lo assaggiamo e grazie all’esplorazione dei 5 sensi inizia il processo di attaccamento.
Questi comportamenti spontanei generano non solo un legame emotivo ma anche e soprattutto biologico. Baciare il proprio bimbo fa bene alla sua salute. La dottoressa Lauren Sompayrac sostiene che “Quando una mamma bacia suo figlio, campiona i patogeni presenti sul viso del bambino e che lui potrebbe ingerire. Questi campioni vengono prelevati dagli organi linfoidi secondari della madre come le tonsille, e così facendo le cellule B specifiche per quei patogeni vengono ristimolate. Queste cellule B migrano poi verso il seno della madre dove determinano la produzione degli anticorpi che il bambino in quel momento richiede.” Sappiamo bene che il latte materno è necessario per trasferire al neonato gli anticorpi utili per proteggerlo dalle malattie; secondo la dottoressa però gli anticorpi prodotti dalla madre durante la gravidanza non sono gli unici di cui ha bisogno il bambino. Una volta nato, infatti, il bambino ha bisogno di anticorpi in funzione dell’ambiente con il quale verrà in contatto. Quindi baciare il piccolo, oltre ad essere piacevole e a promuovere l’attaccamento, aiuta la mamma a conoscere il figlio e a capire, inconsciamente, quali anticorpi deve passare al figlio tramite l’allattamento.

È pur vero che fin da bambini ci hanno raccontato fiabe in cui un bacio aveva il potere di risvegliare le principesse dai sonni eterni causati dai malefici delle streghe cattive.
Ecco, baciare il bimbo è un gesto potente, carico di magia e amore perché è capace di donargli ciò di cui ha bisogno.

fonte universomamma

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