A volte quando sperimentiamo la felicità ci chiediamo se meritiamo quello che ci sta accadendo… È il senso di colpa, una delle reazioni più arcaiche e radicate della nostra mente. È come se non potessimo permetterci la felicità, come se fosse un tabù, qualcosa che non deve essere vissuto perché la vita, in fondo, è fatta di sofferenze. Viviamo in una società che ci insegna a sopportare, a fare sacrifici, a impersonare il ruolo doloroso che ci è stato imposto. Così quando la felicità ci sfiora, fingiamo di non vederla e addirittura rinunciamo a lei.
I sensi di colpa quando sono sviluppati in modo normale, rappresentano un fattore evolutivo importante poiché ci insegnano la responsabilità e ci aiutano a non commettere gli stessi errori. Ma non possiamo sentirci in colpa per tutto quello che accade nel mondo o perché, nonostante quello che di brutto c’è nella nostra vita, siamo felici.
Impariamo a sciogliere il senso di colpa: non siamo noi la causa di tutto i mali. Abbandoniamo il ruolo del personaggio bravo che sopporta tutto, che non crea problemi, che si fa carico del mondo, che non dice mai di no. Ritagliamoci i nostri spazi, dedichiamoci a noi stessi, a nutrire la nostra felicità e scopriremo che, al contrario di come si possa immaginare, si tratta di un gesto carico di altruismo. Se siamo sereni e appagati saremo in grado di dedicarci agli altri con amore e generosità.
Qui sotto c’è la palla del 23 dicembre da scaricare, stampare, ritagliare e appendere all’Albero di Natale!